Rimini | Qualità della vita, Vitali e Gnassi prendono i numeri del Sole con le pinze
Rimini quarta provincia in Italia per qualità della vita. “Sarebbe un risultato lusinghiero – fanno notare il presidente della Provincia, Stefano Vitali, e il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, rispetto al rapporto pubblicato oggi dal Sole24Ore – se non fosse, appunto, per l’assoluta impossibilità di dare valore assoluto a questo tipologia di report. Ci si può limitare a dire, sulla scorta delle valutazioni fatte lo scorso anno, che questo salto in avanti è dovuto in gran parte al mantenimento della leadership nell’area ormai consolidata del tempo libero e in aree come quelle dei servizi e della popolazione”.
Secondo Vitali e Gnassi, sulla scorta di quanto fatto rilevare anche dal quotidiano di Confindustria, in realtà in tempi di crisi a funzionare è la capacità di adattamento. “I numeri sono di fatto gli stessi del 2011 ma proprio la capacità del loro mantenimento, a differenza di quanto accaduto per altre aree italiane abitualmente leader, ha permesso a Rimini di entrare nella top five”. Più che classifica della qualità della vita è una classifica di dove “la vita è meno peggio”.
“Vengono premiati dai numeri i territori che, per loro costituzione o peculiarità, hanno reso più solida la loro corazza contro gli assalti della congiuntura negativa. Rimini mantiene la propria caratteristica di realtà socio economica frenetica sia nel bene- imprese registrate, imprenditoria giovanile, servizi, tempo libero e creatività- che nel male (ordine pubblico, laureati)”.
Nel capitolo sicurezza, come, sempre, fanno notare manca la “correzione turistica” dei dati. Tutti i sotto indicatori sulla criminalità sono in aumento. “Nulla di nuovo se non l’ennesima prova del fatto della crescente difficoltà a proteggere il nostro territorio, per cause esterne (la penetrazione della malavita organizzata, la crisi che rende ancor più spietata la criminalità nei confronti dei territori a più alto livello di benessere) e interne (il progressivo svuotamento degli organici di polizia da parte delle politiche governative, la vecchiezza delle dotazioni strumentali e logistiche, alcune normative a dir poco farraginose per il contrasto ad alcuni fenomeni, esempio prostituzione, abusivismo commerciale, evasione fiscale). Ciò rende ancor più necessaria la lotta per il mantenimento dei presidi di sicurezza”.
Rimini, nel rapporto sulla qualità della vita del Sole24Ore, mantiene stabile il primo posto nel leisure (soprattutto per quello degli alti) e il 19esimo per affari e lavoro, e migliora nella classifica generale, passando dall’11esimo al 4 posto, nel tenore di vita, passando dal 24esimo al 62esimo posto e in servizi ambiente e salute passando dal 25esimo al 24esimo posto. La capitale della riviera peggiora passando dal 28esimo al 38esimo posto rispetto ai parametri di popolazione e passando dall’82esimo al 93esimo posto per ordine pubblico e criminalità.
La scalata alla classifica generale del rapporto, per Rimini è iniziata dal 37esimo posto del 2003, ed è andata avanti con una andatura da "montagne russe" con il 36esimo posto nell’anno 2004, il 14esimo nel 2005, l’11esimo del 2006, il 17esimo del 2007, il 39esimo del 2008, il decimo del 2009, il 17esimo del 2010, l’11esimo del 2011.